Ora della Terra: Earth Hour 2021
Promossa dal WWF, Earth Hour o Ora della Terra è la grande mobilitazione globale contro i cambiamenti climatici.
In cosa consiste?
Un gesto simbolico e molto semplice: spegnere le luci per un’ora!
Così facendo, oggi a partire dalle 20.30, l’Ora della Terra vuole unire cittadini, istituzioni ed imprese in una sfida contro il cambiamento climatico. Una comune volontà di dare al mondo un futuro sostenibile e migliore per dimostrare che insieme si può fare una grande differenza.
La prima edizione, nel 2007, aveva coinvolto la sola città di Sidney.
Nel corso degli anni, l’Ora della Terra ha coinvolto sempre più città e Paesi nel mondo. Immaginate una grande ola di buio che si propaga in ogni angolo del Pianeta. Piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, e tanti altri, hanno letteralmente spento le luci proprio per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici. Per maggiori info sull’evento, puoi visitare il sito del WWF o il sito Ora della Terra!
Cos’è il cambiamento climatico? Perché l’Ora della Terra?
Il cambiamento climatico, e le sue conseguenze, è una delle più grandi sfide che il nostro mondo abbia mai affrontato. La sua evoluzione è molto rapida e gli impatti sono sempre più incisivi e preoccupanti. L’aumento delle temperature medie globali sta compromettendo il nostro clima e tali effetti, se non contrastati con azioni concrete, sono destinati ad aggravarsi nei prossimi anni.
Finora, però, le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive.
Come pubblicato da EKOenergy, il cambiamento climatico sta alterando l’ambiente in cui viviamo ma non solo: sono coinvolte anche l’economia, le comunità e la nostra salute. Per evitare conseguenze disastrose , è necessario modificare il nostro stile di vita e il consumo di energia per poter contenere l’incremento della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.
Il momento di agire è ora; ora abbiamo la possibilità di poter prevenire cambiamenti in futuro irreparabili.
Il cambiamento si realizza in variazioni delle condizioni meteorologiche medie (ad esempio, data media di inizio della stagione umida ai tropici) o in variazioni della frequenza di eventi meteorologici estremi come inondazioni, siccità e tempeste.
Le conseguenze
Dalle ricerche della IUNC (International Union for Conservation of Nature) emergono dati decisamente preoccupanti. Quasi la metà delle specie di mammiferi monitorate, ben il 47%, e quasi un quarto delle specie di uccelli, il 24.4%, subiscono l’impatto negativo dovuto ai cambiamenti climatici. Parliamo di un totale di circa 700 specie. Questo costa una perdita economica di 50 miliardi di dollari ogni anno.
Secondo gli studi dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), oltre alla perdita degli habitat, della biodiversità, degli ecosistemi ed l’estinzione di specie, lo scenario che si prospetta è ancora più grave.
Tra le conseguenze più rilevanti:
- Scioglimento dei ghiacciai e innalzamento del livello del mare
- Aumento dell’intensità e della frequenza di fenomeni meteorologici estremi come uragani, inondazioni, siccità e tempeste.
- Scarsità d’acqua, desertificazione e diminuzione delle rese dei raccolti
- Carenza di cibo dovuto all’instabilità delle stagioni
- Distruzione delle barriere coralline ed acidificazione degli oceani
- Cambiamenti nella gamma geografica delle specie.
- Aumento delle malattie
È diritto di ogni abitante della terra poter godere dell’ambiente e delle sue risorse. Ma è anche dovere di ciascuno tutelare il nostro pianeta dall’impatto dell’uomo stesso. Le future generazioni si meritano in eredità un mondo pieno di vita e non condannato a cambiamenti climatici catastrofici.
Ma per far ciò qualcosa deve cambiare e dobbiamo essere noi ad attuare questo cambiamento. Abitudini d’acquisto più consapevoli e responsabili, riduzione gli sprechi, maggiore attenzione agli effetti sull’ambiente delle nostre scelte di consumo se applicate da tutti ,tutti i giorni, possono davvero fare la differenza. Oltre a questo, potremmo anche cercare di rimediare ai danni già provocati ed evitare di contribuire ulteriormente alla disastro climatico a cui stiamo assistendo.