Fashion sostenibile: le certificazioni tessili
Fashion sostenibile by Swapush
Nei mesi precedenti abbiamo dedicato diversi articoli al modo della moda nella nostra rubrica Fashion Sostenibile by Swapush. Tuttavia ciò di cui ancora non abbiamo ancora parlato sono le certificazioni di sostenibilità per le aziende del settore tessile.
La sostenibilità nel non è solo sinonimo di ecologia. Il fashion sostenibile è garantito dalle certificazioni tessili che sono la base di una moda etica e cruelty free. Esistono diverse tipologie di certificazioni che servono per attestare che la produzione di beni e servizi avvenga in maniera sostenibile.
Perché sono necessarie?
La necessità di queste attestazioni nasce dalla diversa legislazione tra le nazioni e il controllo della loro applicazione. Pertanto la loro assenza, o la mancata applicazione, favorisce l’espansione dell’industria tessile, e delle grandi multinazionali, con conseguenze irreparabili per l’ambiente e le persone.
In che modo?
Attraverso dei progetti di sostenibilità aziendale a 360 gradi. Il concetto, infatti, può essere declinato in vari modi, non solo rispetto all’ambiente.
Il rispetto della salute dei lavoratori e dei loro diritti, la tutela degli animali, la valorizzazione del riciclo creativo e l’investimento in innovazione e ricerca, sono tutti elementi che favoriscono la sostenibilità nel settore della moda.
Le certificazioni sono uno degli strumenti a cui le aziende fanno riferimento per il raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità, sia ambientale che sociale.
Certificazioni sociali
Le certificazioni sociali fissano standard minimi di rispetto per i diritti dei lavoratori. L’industria tessile, la Fast Fashion, la moda Low Cost, hanno delocalizzato la loro produzione in paesi dove le regole di base vengono ignorate dove i problemi sociali sono molto gravi ed evidenti. Infatti, la maggior parte dei certificati sociali sono completamente inutili in paesi come il nostro.
FWF
La Fair Wear Foundation ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro degli operai nell’industria tessile. In particolare garantisce che i lavoratori abbiano liberamente scelto l’impiego, che non vi sia alcuna discriminazione sul lavoro, che non venga sfruttato il lavoro minorile, che vi sia libertà di associazione a fini sindacali, con retribuzioni eque e orari di lavoro sostenibili in condizioni di lavoro sicure e salutari.
Fairtrade Textile Standard
Il Fairtrade Textile Standard regola il lavoro dipendente delle industrie del settore tessile e prevede obblighi di adeguamento degli stipendi al salario minimo e politiche commerciali responsabili.
Certificazioni ambientali
Le certificazioni ambientali applicate nel settore moda garantiscono l’utilizzo di sostanze chimiche non dannose per l’ambiente dalla coltivazione della pianta e in tutte le lavorazioni successive.
GOTS
Il Global Organic Textile Standards è la certificazione che attesta l’utilizzo di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica. Il suo fine è quello di garantire al consumatore che i prodotti tessili biologici siano ottenuti nel rispetto di stringenti criteri ambientali e sociali applicati a tutti i livelli della produzione, dalla coltivazione all’etichettatura del prodotto finito.
BCI
Il Better Cotton Initiative, certifica la creazione di prodotti tessili realizzati con cotone da coltivazione sostenibile. Questo significa che le fibre con cui vengono realizzati i prodotti tessili arrivano da un’agricoltura biologica e vengono poi lavorate in maniera responsabile e sostenibile.
OEKO-TEX
L’OEKO-TEX è tra le più diffuse certificazioni tessili in ambito ambientale ed offre diversi standard (etichette) in base alle esigenze dell’azienda. Per esempio: OEKO-TEX® Standard 100 garantisce che i prodotti tessili non contengano o rilascino sostanze dannose per la salute umana; oppure OEKO-TEX ® – Made in Green è un marchio di tracciabilità per i prodotti tessili sostenibili che consente di tracciare la produzione dell’articolo con un codice identificativo QR.
Certificazioni per i diritti degli animali
Le certificazioni per i diritti animali si occupano della salvaguardia del mondo animale incentivando i brand di moda a rinunciare all’utilizzo di materiali di origine animale come pelle, lana o piume. Queste certificazioni vanno di pari passo con quelle ambientali.
Animal Free Fashion
Animal Free Fashion è il progetto della Lega Anti Vivisezione nato per promuovere una moda etica, sostenibile, rispettosa di tutti gli animali.
Le aziende vengono seguite in un percorso che punta alla graduale eliminazione dei materiali animali dalle loro collezioni. Queste aziende e il loro impegno vengono valutate con il rating etico della lega che va da V a VVV+, dove VVV+ è assegnato alle aziende di moda che rinunciano a tutti i materiali di origine animale (pellicce, piume, pelle, seta, lana).
PETA
People for the Ethical Treatment of Animals è una associazione no-profit che da anni indaga e si batte a livello internazionale contro le violenze subite dagli animali. A livello mondiale è la certificazione più conosciuta e la prima in assoluto nel settore tessile.
RWS
Il Responsible Wool Standard attesta l’utilizzo di lana proveniente da allevamenti di pecore che soddisfano specifici requisiti in materia di benessere degli animali e gestione sostenibile del territorio.
Queste sono solo alcune delle numerose certificazioni specifiche per il mondo dell’industria tessile. Ne esistono numerose altre pensate non solo per le aziende di moda ma per qualsiasi tipologia di azienda. L’argomento è davvero ampio e, pertanto, approfondiremo le altre certificazioni in un altro momento.
In conclusione, acquistate in maniera coscienziosa e controllate le etichette dei vostri abiti e cercate se è presente una delle certificazioni tessili elencate. Non smetteremo mai di dirlo, è necessario cambiare le nostre abitudini di acquisto. Pertanto puntate alla qualità dei vostri capi, non alla quantità!